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venerdì 26 marzo 2010

...MOSTRAndo!

...Eccomi di nuovo!.....

Nei giorni scorsi sono stata ad una mostra a Palazzo Strozzi! Sicuramente ne avrete sentito parlare...”Uno sguardo nell’invisibile!” De Chirico,Max Ernst,Magritte, Balthus.

Durerà fino al 18 Luglio!

Andateci ne vale proprio la pena!....Certo DeChirico é uno dei miei pittori preferiti ma questa mostra é veramente interessante e coinvolgente!

Un altro consiglio: se avete tempo andateci il giovedì sera,il palazzo chiude alle 23, l’atmosfera é molto suggestiva e internazionale!

Questo é il link del sito ufficiale della mostra, potrete trovarci tutte le informazioni che cercate!

http://www.dechiricoafirenze.it/index.jsp?idProgetto=1

Allego anche un video di presentazione!




....My real present mood!....


..........Per riderci un po’ sù!

Oggi vi suggerisco anche un’altra "opera"....A suo modo anche questa degna di nota!... Devo dire che rende bene il mio stato d’animo attuale!=)

...1,2,3 eeeh!..... Eccola qua!

.....Spero vi piaccia!

Vi aspetto per la prossima avventura nel mondo dell'arte!

Bi


.......No-Stress!


Ciao a tutti!!!.....Sono ritornata! .....Spero di esservi mancata!.....Pronta per un nuovo viaggio nell’arte!

.... Lo stress inizia a farsi sentire....Il 14 Aprile si avvicina .... E anche l’esame di Anatomia!.....Non sopporto l’ansia e chi mette ansia.... Questa volta però é una di quelle in cui l’ansia rischio di procurarmela da sola!...

In attesa delle non-vacanze di Pasqua e quindi dell’avvicinarsi dell’esame ho preso coscienza del mio stress proprio stamattina quando mi sono svegliata e ho ripensato al sogno che ho fatto stanotte!

....Da paranoia!.... Ve lo racconto!

Mi trovavo in un isolotto sperduto chissà dove e per poter raggiungere la terra ferma, davanti all’isolotto, come unica e sola possibilità c’era quella di utilizzare una sorta di imbarcazione, tipo canoa, ma non c’erano remi e soprattutto per poterla utilizzare dovevo rispondere ad un quesito..... La domanda era questa: ”Quali dei seguenti “oggetti” utilizzeresti per attraversare il fiume in canoa!?”.... Le opzioni erano così tante che tutte le lettere dell’alfabeto non bastano ad elencarle .... vi propongo le prime 5 .... che mi sembrano degne di nota e significative!.....

A- un femore

B- un omero

C- un mestolo da cucina

D- una racchetta da tennis

E- un filamento intermedio

.....Naturalmente ho scelto l’opzione A ..... mi sembra ovvio no!?!?=)

Che sogno!.....

L’unica spiegazione che posso darmi, oltre a constatare certamente che i miei sogni non scarseggiano di fantasia, é questa: lo stress pre- esame ha bussato alla porta!.... Direi che la soluzione migliore é quella di farlo sostare sul pianerottolo per ancora circa 2 settimane... non di più!...... Anche perchè non dobbiamo scordare, ma facciamo giustamente fatica a crederlo, che lo stress pre-esame é costruttivo!(Almeno così dice chi non deve

dare esami!)

Lo stress rappresenta uno stato interiore di tensione continua, un disagio potremmo anche dire....

Oggi voglio proporvi un’opera in cui l’artista riesce ad esprimere un disagio interiore attraverso linee e colore....In maniera così viva che sembra sentire il soggetto gridare!




Edvard Munch - Il grido


Questa opera, risalente al 1893, racconta un ‘esperienza vissuta in prima persona dall’artista..

Lo stesso Munch racconta :

”Ho sentito questo grande grido venire da tutta la natura”.

Durante una passeggiata con alcuni amici, al tramonto, con il cielo rosso,l’artista é costretto a fermarsi perchè sente un urlo proveniente da ogni parte della natura che lo circonda, un urlo insostenibile; é costretto a coprirsi le orecchie per non sentire l’urlo della natura.

La natura partecipa della realtà dell’uomo.

Il tramonto suggerisce la condizione della realtà umana, una realtà ferita mortalmente,dalla condizione esistenziale di ognuno di noi .

Secondo Munch ogni essere vivente, un po’ pirandellianamente potremmo dire, quando viene concepito e nasce, comincia a morire!....La vita é un continuo morire...Munch vive in depressione e utilizza l’arte come luogo di sfogo disperato, l’arte rappresenta la personalissima rappresentazione della realtà in nome della morte .... La solitudine si trasforma in stile, i colori servono a definire una situazione psicologica. Tutto é all’insegna dell’antinaturalismo.

Il dramma é reso nell’opera attraverso la prospettiva ,tesa, obliqua, che da‘ al ponte una lunghezza notevole, nasce dagli urti cromatici, dall’ondeggiare delle linee curve che, partendo dalla forma della testa e dalla posizione di mani e braccia dell’uomo, si propagano intorno, come ondate , con andamenti non concentrici, ma eccentrici, in contrapposizione di concavità e convessità, quasi in un’amplificazione e rifrazione sonora dell’urlo, così ché questo, superando la dimensione del singolo individuo, diventa grido universale.

Questa opera esprime un disagio certamente non paragonabile allo stress pre - esame, lo capiremmo anche solo guardandola, così profonda e cupa che sembra un frammento dell’ interiorità umana!

.....Un consiglio per tutti compresa me!: Sfogarsi fa bene.... e subito dopo é meglio tornare a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto!.... Solo per poche cose non c’é soluzione!....Meglio essere ottimismi!

Alla prossima!

Bi



martedì 16 marzo 2010

.....TIME!


Ciao a tutti!

Purtroppo sto iniziando a fare i conti con il tempo!...Certo non con la vecchiaia!....Con il tempo scandito in una giornata!....Dovrebbero inventare giornate di 48 ore!.....Il tempo vola e chi ha detto che il tempo é denaro ha proprio ragione!

Dopo queste tre settimane di lezioni mi sono resa conto che la mia vita frenetica é riniziata ed é tornata ad essere una corsa contro il tempo!

Il tempo condiziona ogni aspetto della vita!... Certo, senza di lui difficilmente potremmo vivere, tutto andrebbe in confusione, si fa amare e allo stesso tempo odiare!

Quella che é una lotta contro il tempo, come tutte le lotte, porta vincitori e vinti, ma nel mio caso ho dovuto cedere solo in parte, arrivando ad un compromesso!

..... Premetto che di questo compromesso ne risentirà anche il mio blog!... Purtroppo non potrò più dedicargli ogni giorno della settimana, dovrò ridurre i nostri viaggi nel mondo dell’arte, rifugi, isole felici!...Ma vi prometto che quelli che vi proporrò, anche se ridotti di numero, saranno così coinvolgenti da lasciare il segno e colmare l’astinenza dei giorni di mia assenza!

....Il tempo!.....Ci si fa i conti sin dalla nascita!....Quando ero piccola pensavo che esistessero due dimensioni temporali; una era quella del mondo in cui vivevo io con la mia famiglia e tutto ciò che mi riguardava in prima persona.... L’altra dimensione era quella delle altre persone che non vivevano con me o che comunque non abitavano con me, non vivevano la mia stessa dimensione, ma che come me avevano una famiglia e una propria dimensione temporale! Pensavo addirittura che la mia vita fosse raccontata da qualcuno e che ognuno avesse questo qualcuno che raccontava la sua vita seguendo la dimensione temporale del “protagonista della storia”, diversa da quella degli altri!

....So che sembra uno scioglilingua...Ho impiegato diversi anni per capire cosa veramente pensassi all’età di 5 anni .... e ancora oggi non credo di saperlo spiegare completamente!

Devo dire che il mio mondo non era di certo povero di fantasia!

Crescendo poi mi sono uniformata alle consuetudini e alla normalità....

Ma ho sempre creduto e credo tutt’ora ad una quarta dimensione!

Ognuno di noi ha una quarta dimensione dove poter vivere!...Non deve essere per forza il sogno!....Credo che ognuno di noi abbia un mondo dove rifugiarsi quando vuole, trovare pace e conforto, un mondo polimorfico, senza tempo, astratto e concreto,buio e luminoso, popolato e deserto, fisico e senza consistenza, disegnato da noi , creato da noi, contenente passioni, passatempi , hobby, interessi più vari, sogni , desideri....Che si può svelare ma anche celare!....Credo che tutti gli artisti riescano ad esprimerlo!

...Il quadro di oggi riguarda proprio il tempo!...Eccolo!


Salvador Dalì - La persistenza della memoria nell’arte


Conosciuto anche come Gli orologi molli, è un dipinto ad olio su tela realizzato nel 1931 dal pittore spagnolo. È conservato al Museum of Modern Art di New York.

Il quadro venne esposto nel gennaio del 1932 alla mostra retrospettiva dedicata ai surrealisti, nella Galleria Julien Levy di New York, e poco dopo acquistato dal Museum of Modern Art.

La cosa che più colpisce l'osservatore guardando quest'opera è l'impianto composito fortemente asimmetrico. Gli elementi del quadro, infatti, sono distribuiti in maniera disorganica nello spazio aperto, e si trovano adagiati su di un paesaggio che l'artista decide di ritrarre dall'alto.

La luce, come si può notare, è frontale e genera ombre profonde sulla superficie degli oggetti. L’accostamento dei colori é bizzarro! Sono presenti colori caldi, freddi, scuri.

L’artista racconta la nascita dell’opera:


"Invece di rendermi duro, come la vita in realtà aveva progettato, Gala riuscì...a costruirmi un guscio che proteggeva la sensibile nudità del paguro bernardo che vi era insediato, cioè io stesso, sicché mentre io esternamente acquistavo sempre più l'aspetto di una fortezza internamente potevo continuare a invecchiare molle, ipermolle. E il giorno in cui decisi di dipingere orologi li dipinsi molli. Accadde una sera che mi sentivo stanco e avevo un leggero mal di testa, il che mi succede alquanto raramente. Volevamo andare al cinema con alcuni amici e invece, all'ultimo momento, io decisi di rimanere a casa. Gala pero' uscì ugualmente mentre io pensavo di andare subito a letto. A completamento della cena avevamo mangiato un Camembert molto forte e, dopo che tutti se ne furono andati, io rimasi ancora a lungo seduto a tavola, a meditare sul problema filosofico della "ipermollezza" di quel formaggio. Mi alzai, andai nel mio atelier e, com'è mia abitudine, accesi la luce per gettare un ultimo sguardo sul dipinto su cui stavo lavorando. Il quadro rappresentava una vista del paesaggio di Port Lligat. Sapevo che l'atmosfera che mi era riuscito di creare in quel quadro doveva servirmi come sfondo ad un'idea ma non sapevo ancora minimamente quale sarebbe stata. Stavo già per spegnere la luce quando, d'un tratto, "vidi" la soluzione. Vidi due orologi molli uno dei quali pendeva miserevolmente dal ramo dell'ulivo. Nonostante il mal di testa fosse ora tanto intenso da tormentarmi, preparai febbrilmente la tavolozza e mi misi a lavoro. Quando, due ore dopo, Gala tornò dal cinema, il quadro, che sarebbe diventato uno dei miei più famosi, era terminato."


Dalì dà una interpretazione personale del tempo. Se osserviamo la tavola, al primo impatto sembra riportare soltanto giochi meccanici di immagini; l’artista non inventa forme, bensì compone insieme immagini reali , collocandole in posizioni irreali, deformandole innaturalisticamente....Non possiamo dire però che la sua pittura sia fredda e che sempre non trasmetta emozioni...C’é un autentico surrealismo, la trascrizione poetica della realtà interiore come appare , liberandosi non solo da quella esteriore ma soprattutto dai condizionamenti della ragione!

La sua interpretazione del tempo é personale, lo interpreta in base alla sua vita, non per forza concreta e che scorre in base al tempo che scandisce le ore del mondo....Il tempo dell’ artista é sempre amico e nemico come quello contro cui lottiamo noi ogni giorno, ma di un mondo proprio che se saputo esprimere saprà vincere il tempo ufficiale e farci rimanere , anche nel nostro piccolo, immortali.

.......Cosa ne pensate del tempo, che valore gli date!?!?

Alla prossima!

Bi


lunedì 15 marzo 2010

....C come Città!



Ciao a tutti!

Ieri sono stata ad una mostra fotografica al MNAF - Museo Nazionale Alinari della Fotografia in Piazza Santa Maria Novella. La mostra si intitola “Parigi capitale della fotografia 1920- 1940” e s

arà a Firenze fino all’11 Aprile!

Sono esposte fotografie della celebre città dell’amore....Parigi!... Il periodo a cui fanno riferimento le fotografie é tra il 1920 e il 1940, momento particolare per questa città!

Mentre gran parte dell’Europa si avviava ad essere repressa nei totalitarismi, Parigi divenne rifugio di libertà religiose, politiche ed espressive, punto di incontro di molti artisti!

Nei primi anni Venti, Parigi si afferma come capitale mondiale delle avanguardie artistiche, comprendenti anche la fotografia. Capitale cosmopolita, diviene presto la città adottata come soggetto da fotografi provenienti dall’Europa, dalla Russia e dall’ America, luogo stimolante di incontro e di scambio di esperienze, nonché di linguaggi.Cuore della cultura!

Fotografi francesi come Florence Henri, Maurice Tabard, Roger Schall, Henri Cartier-Bresson (cofondatore della celebre agenzia d fotografia Magnum). Emmanuel Sougez, Pierre Boucher - solo per citarne alcuni - vissero fianco a fianco con i tedeschi Erwin Blumenfeld, Marianne Breslauer ,gli ungheresi Andrè Kertész, Rogi André, François Kollar, i russi Hoyningen-Huene e Rudomine, gli americani Man Ray e Berenice Abbott...e tanti altri!

E’ una mostra davvero interessante, anche per i non intenditori del mondo della fotografia!

Si possono vedere circa 100 elementi , tra prime stampe e documenti d’epoca.

Il tema principale é la città...ma non solo! Questi sono gli ann

i in cui viene introdotta la tecnica dei fotogrammi, si creano giochi di luce e ombre mai esplorati prima!

I fotografi rendono così le atmosfere pittoresche della città, anche l’oggetto però viene reinterpretato, la sua forma cambia, diventa più fredda, quasi pubblicitaria, più grande.

Questi sono gli anni della stravaganza, della manipolazione della realtà!....Potete trovare esposti anche ritrattti!

Qui allego un link con informazioni e un video sulla mostra!

http://www.alinari.it/it/news.asp?parid=418


Per proporvi l’opera del giorno voglio rimanere su questo tema....La città!... Dalla Francia ci spostiamo in Italia!...Precisamente nella grigia, ma altrettanto internazionale, Milano!

Ieri sera ho visto in televisione il programma su Rai tre “ Che tempo che fa”, tra gli ospiti intervistati c’era il regista Gabriele Salvatores che ha parlato del suo prossimo film che uscirà nelle sale dal 26 marzo, Happy Family!

Parlando del film, che é ambientato a Milano, ha fatto riferimento ad un pittore contemporaneo, Marco Petrus, che dipinge la città di Milano da una prospettiva particolare....senza mai rappresentare le strade, con lo sguardo rivolto sempre verso l’alto!

Inoltre rappresenta la città attraverso singoli colori...Anche il p

rotagonista del film che recita la parte di un regista descrive la città di Milano attraverso colori!

Questi aspetti mi hanno molto incuriosita e sono subito andata a vedere le opere di Petrus!

Condivido con voi quella che mi é piaciuta di più! Eccola!


Marco Petrus - Corso Italia

Questa é una rappresentazione di Corso Italia a Milano, del 2007, incredibile a dirsi ma é un olio su tela!

Questo quadro e questo tipo di prospettiva mettono davanti ad una triste realtà!

Quante volte, mentre camminiamo o meglio corriamo affannati contro il tempo per le strade delle nostre città, alziamo la testa da terra e ci accorgiamo di quello che ci circonda?!....Se lo facessimo più spesso questo tipo di prospettiva sicuramente risulterebbe a noi molto più familiare!... Purtroppo non é così!...Per fortuna abbiamo l'arte che ci aiuta a soffermarci su i più diversi aspetti...Anche sulle piccole cose!

Credo che il mondo che ci circonda appaia più bello se guardato da tutte le sue prospettive e in tutte le sue sfaccettature!...Certo non é facile!...Ma ci si può provare!

Alla prossima!

Bi

domenica 14 marzo 2010

.....Pronto in tavolaaa!!!



Ciao a tutti!

Dal 13 Marzo a Firenze, alla Stazione Leopolda, si sta svolgendo “TASTE, salone della diversità del gusto”; terminerà domani 15 marzo.

E’ un appuntamento enogastronomico, una vetrina di aziende italiane di nicchia selezionate da una giuria di intenditori, guidata dal gastronauta Davide Paolini.

Questo viaggio culinario non é circoscritto solo alla stazione Leopolda , si estende a tutta la città!...Da ieri infatti Firenze partecipa attiva alla fiera con eventi, degustazioni, lezioni di cucina, happy hour e cene d’autore in diversi locali....Gli eventi che avvengono al di fuori della Stazione Leopolda sono stati riuniti nel programma dal titolo “Fuori di Taste”.

Questa fiera prevede un Tastetour di degustazioni a

ll’interno della Leopolda; sono stati allestiti anche un Taste shop e un Taste Tools dove é possibile acquistare ciò che vi ha fatto più gola e nel secondo attrezzature professionali per cucina.

Qui allego il link del sito della manifestazione dove sono presenti le principali informazioni e l’illustarzione dell’intero programma!

http://www.pittimmagine.com/it/fiere/taste/index.php

Le degustazioni offriranno la possibilità di assaggiare i migliori prodotti della cucina italiana.

Ho voluto parlarvi di questo evento non solo perchè importante e certamente remunerativo per la nostra città ma anche per sottolineare quanto é complesso e vasto il mondo dell’arte, deformabile e permeabile a molte dimensioni, anche alla cucina!

Se consideriamo la cucina e il cibo, come in questo caso, sin dall’antichità sono stati considerati un’arte; Seneca fa riferimento all’arte culinaria nella sua requisitoria contro il malcostume romano, nella “Consolatio ad Helviam matrem” (parag.10). Parla di Apicio, presunto autore di un ricettario dal titolo “De re coquinaria” in 10 libri,che tratta la preparazione di selvaggina e altri cibi. Seneca descrive Apicio come professore di una discipli

na, un’arte nuova, la cucina.

Seneca da una interpretazione negativa della cucina, una delle manifestazioni della corruzione e degli eccessi della società romana del suo tempo...nonostante tutto però descrive la cucin

a come “scientia”!

La cucina può essere considerata arte secondo voi?!......Certamente rappresenta un piacere per i nostri palati!

Credo che il cibo e la cucina possano essere interpretati in molti modi, e soprattutto possiamo dare loro diversi significati!

L’arte come sempre ci aiuta.....ecco una interpretazione del cibo,la definirei agli antipodi di “Taste”!....Questo per mostrarvi la varietà e la ricchezza delle interpretazioni che si possono dare alle cose.....Un consiglio!... Mai vedere il mondo che ci sta intorno da un unico punto di vista.....Così tutto il divertimento svanisce!......Ecco il quadro del giorno!



Vincent Van Gogh - I mangiatori di patate


Questa opera risale al 1885, fu dipinta a Neunen , in Olanda , dove vivevano i genitori del celebre artista.

E’ illustrata in una lettera scritta da Van Gogh al fratello Teo il 30 aprile 1885:

“Ho cercato di sottolineare come questa gente che mangia patate, al lume di una lampada, ha zappato la terra con le stesse mani che ora protende nel piatto, e quindi parlo di lavoro manuale e di come essi si siano onestamente guadagnati il cibo.Ho voluto rendere l’idea di un modo di vivere che é del tutto diverso dal nostro di gente civile.Quindi non sono per nulla convinto che debba piacere a tutti o che tutti lo ammirino subito. [...]”

Dalla lettera si ricavano anche alcune notizie importanti sulla realizzazione dell’opera: l’artista condusse antecedenti studi di mani e teste durante tutto l’inverno,inoltre volle scegliere una cornice dorata, senza la quale il quadro non poteva essere visto, perchè non sarebbe “spiccato” bene su uno sfondo scuro e neppure su uno opaco.

La luce proviene dall’alto e colpisce soltanto alcune parti della stanza,provocando contrasti chiaroscurali e accentuando la caratterizzazione dei volti, delle mani nodose, degli abiti,con una deformazione che vuole indicare la continua fatica fisica di chi ha consumato, giorno dopo giorno, anno dopo anno, la propria vita nel lavoro dei campi, all’aria aperta,sotto il cocente sole estivo o nel freddo invernale.

Gli intenti sociali dell’opera sono evidenti, derivata anche dalla passione dell’artista per il realismo di Millet.

L’arte coinvolge diversi mondi e allo stesso tempo permette di creare tanti sottoinsiemi interpretativi di sottoinsiemi che a loro volta la costituiscono. Arte: patrimonio che alimenta la nostra vita e che allo stesso tempo é alimentato dalla nostra vita!....Ci fa vivere sempre infiniti punti di vista che arricchiscono e allargano i nostri orizzonti....Ci permette di acquisire nuovi strumenti per affrontare la vita!

Alla prossima!

Bi




sabato 13 marzo 2010

....Aspettando la Primavera!


Buongiorno a tutti!!!

Stamattina mi sono svegliata e ho visto finalmente che il tempo era migliore rispetto agli altri giorni, spero che continui così!.....Ho aperto la finestra della mia camera e ho sentito nel soffio di vento che é entrato nella stanza un profumo nuovo...Profumo di Primavera???

Difficilmente tendo ad ammettere di essere condizionata da qualcuno

o da qualcosa ma devo dire questa volta che , nonostante non sia meteopatica, il sole e la temperatura mite contribuiscono a migliorare le mie giornate!

Messaggio alla Primavera:...Ti stiamo aspettando!Arriva prestoooo!

Per colmare questa mancanza e per farci vivere un attimo, un frammento, di Primavera mi appello all'intervento dell'arte!....Ecco il quadro del giorno!...Una sorta di “Passaporta” magica che ci fa immergere nei colori,nelle luci e nei profumi della primavera!






Georges-Pierre Seurat - Una domenica pomeriggio alla Grande-Jatte


Realizzata tra il 1884 e il 1886, questa opera raffigura un tradizionale pomeriggio del fine settimana parigino sull’Isola della Grande-Jatte sulla Senna , momento di riposo , di svago, di picnic e passeggiate.

E’ una delle opere più note del movimento pittorico del puntinismo.

Questa corrente appartiene al Post-impressionismo; l’eredità impressionista viene superata,la pittura ora viene condotta su basi scientifiche!

La realizzazione dell’opera fu preceduta, come di consueto nella tradizione puntinista, da una numerosa produzione di studi disegnati o dipinti, realizzati su base teorica,in studio, non più recandosi sul posto, a contatto diretto con la realtà , come facevano gli impressionisti.

La tecnica utilizzata si basa principalmente sulla realizzazione delle figure attraverso punti, grandi o piccoli , scelti proporzionalmente alla distanza dallo spettatore; più é lontano lo spettatore più i punti sono grandi. In questo periodo nasce la Psicologia del colore e della forma; il colore e le forme vengono studiati scientificamente attraverso la fisica ma ci si chiede anche che effetto sortiscano non solo sull’occhio ma anche sulla psiche dell’uomo. I colori freddi suscitano malinconia nello spettatore , quelli caldi ottimismo e sensazioni piacevoli. Anche le linee,determinate da forme e posizioni, influenzano la psicologia dello spettatore! Le linee ascendenti suscitano ottimismo, quelle discendenti al contrario, malinconia e pessimismo.

Così l’artista può ricostruire l’impressione visiva e allo stesso tempo restituire la sensazione che lui stesso ha provato. La sensazione piacevole si rende con 2 mezzi:elementi compositivi e linee ascendenti e

colori caldi....In questa opera Seurat usa proprio questi elementi, trasmettendo ottimismo e sensazioni piacevoli!

L’impressione visiva e la sensazione coincidono; i prati sono rappresentati attraverso colori caldi e linee ascendenti. Il pittore vuole farci capire cosa ha provato davanti a quella scena , se le sue sensazioni fossero state negative e spiacevoli allora avrebbe potuto fare il prato rosso, colore freddo!

L’uomo non é solo occhio , é soprattutto interiorità; da ciò si ha la deformazione della realtà per esprimere l’interiorità dell’artista!

L’opera fu acquistata nel 1924 da Frederic Clay Bartlett che lo prestò al The Art Institute di Chicago dove è tuttora esposto.

Inoltre questo dipinto è caratterizzato da un aspetto puramente parodistico, che ha lo scopo di apportare critiche alla società borghese del tempo (basta osservare per esempio la donna che porta a spasso una scimmietta piuttosto che un cane). L'opera è organizzata secondo precise regole geometriche, a partire dalla simmetria rispetto all'asse centrale determinato dalla donne con la bambina.

Credo che le nostre giornate siano condizionate da molti piccoli aspetti ,forme ,colori,entità sottili e impercettibili che lasciano il sistema che regola l’umore e le sensazioni che prova ogni persona, in un’ aura magica, ricca di fascino e mistero!

Dopo avervi fatto fare un tuffo in anticipo nella Primavera vi lascio in attesa del prossimo viaggio...Chissà dove ci porterà l’arte!

A domani!

Bi

venerdì 12 marzo 2010

.......SCIOPERO!


Eccomi di nuovo pronta a proporvi l'opera del giorno!
Oggi é giorno di sciopero!
La CGL ha indetto uno sciopero nazionale generale.
Oggi, venerdì 12 marzo 2010, mezza Italia si ferma. Lavoro, Fisco, Occupazione: Cambiare si può. Questo è scritto sul manifesto che annuncia lo sciopero generale e le manifestazioni nelle piazze italiane.
Il sindacato rivendica il diritto al lavoro, la riforma integrale del fisco e l'integrazione dei lavorati immigrati.
Sono coinvolti anche tutti i settori del pubblico impiego, trasporti compresi.
Lo sciopero riguarda non solo la gravissima crisi economica che sta attanagliando l'Italia, ma rappresenta anche una forte protesta dopo la decisione del Governo di modificare l'articolo 18 della Costituzione italiana, quello che impone l'obbligo della riassunzione per il lavoratore licenziato ingiustamente.
Credo che sia gravissima, indipendentemente dall'approvazione e aderenza allo sciopero, la pressoché totale assenza di notizie sullo sciopero nei notiziari radiofonici e televisivi della Rai, ma anche le reti e i tg di Mediaset, la 7 e Sky che hanno nascosto l’evento producendo assenza di informazione nei giorni precedenti!
.....Accidenti!...Non riesco ad essere super partes come vorrei....credo che in questi casi sia impossibile esserlo!......Facciamo nuovamente parlare l'arte!...A mio parere uno dei migliori linguaggi per esprimersi!
Giuseppe Pellizza da Volpedo - Il quarto stato

Ecco alcune notizie e il commento dell'opera!
Realizzata nel 1901, inizialmente era intitolata "Il cammino dei lavoratori". Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori. Non solo rappresenta una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo:il popolo,in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle.La composizione del dipinto é bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. E' conservata a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale. La versione preliminare ,invece, é esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.

Tra i miei video ne riporto la parte del film che cita quest'opera,qui protagoniste sono le donne!


Vi lascio con il commento che fa l'artista sulla sua opera:

« Siamo in un paese di campagna, sono circa le dieci e mezzo del mattino d'una giornata d'estate, due contadini s'avanzano verso lo spettatore, sono i due designati dall'ordinata massa di contadini che van dietro per perorare presso il Signore la causa comune... »
(Giuseppe Pellizza da Volpedo, 1892)






















giovedì 11 marzo 2010

...."Libertà di movimento, libertà di parola !..." 2


Qui vi metto anche l'immagine dell'opera "La zattera di medusa " di Gericault così potrete trovare le somiglianze tra le due opere!

Bi

".....Libertà di movimento ,libertà di parola!..."





Ciao a tutti!!!!....In questo periodo e momento della storia dello stato italiano é importante chiedersi che cosa sia veramente la Libertà , soprattutto vorrei specificare la libertà di parola e di stampa...Proprio perchè non voglio alimentare discussioni e diverbi politici, per questi ci pensano già coloro che "dovrebbero" rappresentarci in governo e parlamento e sinceramente direi che di questi scontri confusionari e poco civili ne abbiamo fatto indigestione alla televisione,parlerò tramite l'arte, il mio passepartout!
Il quadro di oggi é proprio in tema con la Libertà!
Eugene Delacroix - La Libertà guida il popolo sulle barricate

L'artista rappresenta in quest'opera un episodio tratto dai Moti insurrezionali del 1830.
Sulla barricata sono presenti i morti, caduti, e i vivi,vincitori; si distinguono tra questi tre figure :l'uomo sulla sinistra é un operaio,proseguendo verso destra un borghese e infine é visibile un giovane appartenente al popolo, si dice
che abbia ispirato a Victor Hugo il personaggio di "Les Miserables", Garoche!.....Al centro!....La Libertà, una donna, allegoria di Libertà , con il berretto frigio, storicizzata dalla baionetta arma utilizzata nel 1830. La donna ha le sembianze della Venere di Milo, ha una tipica bellezza classica, é un personaggio idealizzato!
Qui il concetto di Libertà che l'opera vuole esaltare é tratto dal pensiero illuminista, portato avanti dalla Rivoluzione francese,il berretto e la baionetta denotano questo indirizzo.
La libertà ha un valore universale che coinvolge tutte le classi e tutte le età!
Questa opera presenta una citazione:Delacroix fa un omaggio a Gericault! Viene citato il quadro "La zattera di medusa", i morti in primo piano, la struttura compositiva piramidale e i personaggi cerniera che fanno da train de union tra lo spettatore e ciò
che l'opera rappresenta, sono tutte citazioni da Gericault!...C'é una sottile differenza però!....Ilpunto di vista é differente...Nel quadro di Delacroix i personaggi sono visti di fronte; se fossero state messi di spalle lo spettatore sarebbe stato identificato con con i rivoluzionari!....Questo é un monito rivolto ai reazionari; Delacroix si rivolge ai reazionari mostrando loro l'impeto, la passione, la forza che si cela dietro al movimento rivoluzionario che trionferà, nonostante le perdite e i morti.....Siamo difronte ad un caso di emulazione, non copia; il cambio di punto di vista ha permesso all'artista di orientare il suo messaggio.
Il dipinto vuole esaltare la Libertà, un valore ideale, secondo l'interpretazione datale dalla Rivoluzione francese; é fortemente nutrito di una carica ideale.
Ma che cos'é la Libertà!?...
Credo che sia importante chiederselo e soprattutto ricordare quanto sia importante per l'uomo!....Non bisogna ritornare indietro ma solo fare passi avanti!....
Con questo quadro spero di non avervi fatto capire che il mio intento fosse quello di voler istigare qualcuno alla rivoluzione , sono contraria a qualsiasi violenza, credo che tutto possa essere ottenuto con la civiltà e il rispetto della Democrazia!
Ricordiamoci della Libertà di parola, di stampa, di espressione ..... é un diritto importante come tutti gli altri diritti e credo sia necessario salvaguardarlo!

Bi

mercoledì 10 marzo 2010

Mostra di Gherard Richter a Palazzo Strozzi

Giovedì scorso sono stata a Palazzzo Strozzi a vedere la mostra "Gerhard Richter e la dissolvenza dell'immagine nell'arte contemporanea".
E' molto interessante! ...Il giovedì dopo le 18, fino alle 23, l'ingresso é gratuito!
Questo é il link con le informazioni e una presentazione della mostra
Tra i miei video ne ho messo uno che riporta il percorso virtuale all'interno della mostra!... Se volete anticipazioni guardatelo!
Ve la consiglio!!!
Bi

Brrrrr!...Che freddo!!!


Ciao a tutti!...Il freddo e la neve non mi hanno lasciato scelta!....Il quadro di oggi é proprio in tema con il tempo atmosferico...brrrrrr!......
William Turner- Bufera di neve

Ecco per voi notizie riguardanti l'opera e un breve commento! Questo quadro realizzato nel 1812 dal pittore inglese é oggi conservato alla Tate di Londra. Qui la neve é trattata come tema simbolico e non come fedele riproduzione della realtà.Turner trae spunto da un episodio cui aveva assistito: nel 1810 era infatti stato testimone di una violenta tormenta di neve in campagna, in occasione della quale aveva tracciato uno schizzo veloce del fenomeno atmosferico. Per realizzare l’opera Turner consulta anche le più antiche descrizioni della marcia dell’esercito cartaginese guidato da Annibale nel 218 a.C. Ciò che immediatamente cattura l'occhio dell'osservatore é un'onda nella quale sono fusi i turbini di neve e nuvole in tempesta . Emerge una massa di densi vapori. I neri, grigi e i bianchi formano una pesante cortina atmosferica, che il pallido sole non riesce a penetrare. Solo in lontananza una luce tremolante rivela una valle che si perde all'orizzonte. La forza terribile e oscura della natura sembra rendere tutto più instabile e incerto.

Guardando questo quadro penso che si riesca a capire come la pittura possa rendere in maniera così vitale la forza della natura della quale noi, "topi di città" forse avrebbe detto Orazio, difficilmente ci accorgiamo!... In questi giorni la natura si è imposta e il freddo gelido è piombato, insieme alla neve su Firenze... non avrei mai pensato che il 10 marzo potesse nevicare a Firenze... Odio il freddo e tutti i problemi che invadono una città bloccata dalla neve!... Quando la natura si fa sentire con la sua anima ribelle, riusciamo solo a fuggire o con una indole innata apprezziamo le sue manifestazioni, capendo quanto sia complementare a noi?!... Penso che l'uomo ormai abbia poche speranze!... Abbiamo costruito intorno a noi un habitat artificiale che scherma il rapporto dialettico e continuo che dovrebbe instaurarsi con la natura, definita da Blaise Pascal " una sfera infinita il cui centro è ovunque e la cui circonferenza non è in nessun luogo".

Bi






martedì 9 marzo 2010

passepARTout!


passepARTout!....Questo é il mio blog!.....Il mio emisfero cerebrale destro in cerca di rappresentazione....Un’ isola felice, una sorta di isola che non c’è!....Luogo di evasione, di massima espressione di creatività, dove si svelano, nascondono, sublimano inquietudini, sorprese,gioie, paure, dove l’estasi estetica si misura con l’e

mozione e la vertigine degli ossimori!....

Il passepartout é una chiave che si adatta a più serrature , ma anche vuoto, silenzio, interruzione che raccorda il quadro vero e proprio con la cornice, connessione tra il contenitore e il contenuto, star trek per più dimensioni, luogo di fuga, di incontro e di confronto....Qui riporterò tutto ciò che la mia creatività e gusto per l’arte mi suggeriscono: mostre da visitare , ultime notizie sul mondo dell’arte e gallerie, e me stessa con loro ....Vi proporrò ogni giorno ,con un commento descrittivo, un quadro, una foto, un’opera d’arte che sta nell’andamento della giornata, o che vi si connetta, o che annoti, ravvivi o si sottragga ad un aspetto che l’ha caratterizzata!.... On the road lo spirito di questo viaggio; non é la meta il suo scopo, ma il cammino durante il quale raccontare e raccontarci. Sono graditi commenti, pareri, critiche

...con l’intento di creare sentieri di condivisione, scambio, conoscenze,intrecci e relazioni di vita e artistiche!!!...Kandinsky scriveva “il colore è il tasto, l'occhio è il martelletto, l'anima è un pianoforte con molte corde”....Il mio blog vuole essere una piccola parte di questa triplice unione...un minuto officinale che cura, arricchisce e restaura l’anima!!!......E’ arrivato il momento di darvi il benvenuto ed augurarci buon viaggio!!!!!!.... Spero di catturare la vostra attenzione come lo fa un’opera d’arte, le curve di una scultura, lo sfumato di un quadro, i colori di una marina, i tratti di una pennellata decisa, lo sguardo di un volto in una foto in bianco e nero!

Questa avventura avrà sempre una colonna sonora....Il primo brano é The Passenger di Iggy Pop.... Racchiude e canta lo spirito con c

ui intraprendere il nostro viaggio!....Sarà la nostra canzone guida!

Buon divertimento a tutti!!!:-)


http://www.dartagnan.ch/article.php?sid=1542 (Qui trovate il testo originale della canzone con traduzione italiana)





Kandinskij Vassily - Giallo, Rosso, Blu (1925)

Ecco l'opera del giorno!.....Il quadro è tra le opere più famose di Kandinskij. Come si intuisce già dal titolo il protagonista del quadro è il colore.

Come noto, in Kandinskij l’armonia del colore é armonia dei suoni musicali. Il soggetto si trasforma in una corrispondenza armoniosa secondo ritmi soprattutto diagonali e secondo toni originati dal blu, rosso, giallo, in diverse gradazioni e sfumature.Nel 1910-11 Kandinskij scrive una delle sue più celebri opere,"Lo spirituale nell'arte" ove l'artista definisce lo Spirito come manifestazione di forma e colore. Il colore rappresenta l'asse portante della sua poetica. Il colore é un linguaggio, é dinamico , il suo movimento produce effetti sulla psiche. Dopo aver collegato ciascun colore ad un suono, un profumo, un’emozione precisa, l’artista afferma che proprio grazie alle sue risonanze interiori, a seconda della sua diversità, ogni colore produce un effetto particolare sull’anima.

Kandinskij progetta la composizione di questo quadro in un acquerello preparatorio, eseguito in forma più semplice ma già perfettamente definita nelle sue parti. L’idea compositiva si basa sulla contrapposizione della parte destra con quella sinistra. Nella prima prevalgono i toni atmosferici dell’azzurro contornato dal viola; in essa si inseriscono in prevalenza segni grafici leggeri posti secondo un ordine di armonia geometrica. Nella metà di sinistra fa da sfondo un colore giallo che chiude lo spazio senza sfondamenti in profondità. Prevalgono le campiture di colore rosse e azzurre in forme rettangolari, triangolari e rotonde.

La tecnica usata tende a suggerire una organizzazione tridimensionale che evoca uno spazio percettivo diverso, e più ampio.

A volte, come oggi, la routine,le ristrettezze quotidiane, anche la fatica dello studio, cercano evasione e ossigeno. Quasi per dissonanza i suoni, i colori e gli spazi aperti di Kandinskij incrociano e portano altrove, liberano e rigenerano, restituiscono a sè stessi. Le emozioni rivivono, di nuovo si apre la finestra sul mondo!

Bi