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venerdì 26 marzo 2010

.......No-Stress!


Ciao a tutti!!!.....Sono ritornata! .....Spero di esservi mancata!.....Pronta per un nuovo viaggio nell’arte!

.... Lo stress inizia a farsi sentire....Il 14 Aprile si avvicina .... E anche l’esame di Anatomia!.....Non sopporto l’ansia e chi mette ansia.... Questa volta però é una di quelle in cui l’ansia rischio di procurarmela da sola!...

In attesa delle non-vacanze di Pasqua e quindi dell’avvicinarsi dell’esame ho preso coscienza del mio stress proprio stamattina quando mi sono svegliata e ho ripensato al sogno che ho fatto stanotte!

....Da paranoia!.... Ve lo racconto!

Mi trovavo in un isolotto sperduto chissà dove e per poter raggiungere la terra ferma, davanti all’isolotto, come unica e sola possibilità c’era quella di utilizzare una sorta di imbarcazione, tipo canoa, ma non c’erano remi e soprattutto per poterla utilizzare dovevo rispondere ad un quesito..... La domanda era questa: ”Quali dei seguenti “oggetti” utilizzeresti per attraversare il fiume in canoa!?”.... Le opzioni erano così tante che tutte le lettere dell’alfabeto non bastano ad elencarle .... vi propongo le prime 5 .... che mi sembrano degne di nota e significative!.....

A- un femore

B- un omero

C- un mestolo da cucina

D- una racchetta da tennis

E- un filamento intermedio

.....Naturalmente ho scelto l’opzione A ..... mi sembra ovvio no!?!?=)

Che sogno!.....

L’unica spiegazione che posso darmi, oltre a constatare certamente che i miei sogni non scarseggiano di fantasia, é questa: lo stress pre- esame ha bussato alla porta!.... Direi che la soluzione migliore é quella di farlo sostare sul pianerottolo per ancora circa 2 settimane... non di più!...... Anche perchè non dobbiamo scordare, ma facciamo giustamente fatica a crederlo, che lo stress pre-esame é costruttivo!(Almeno così dice chi non deve

dare esami!)

Lo stress rappresenta uno stato interiore di tensione continua, un disagio potremmo anche dire....

Oggi voglio proporvi un’opera in cui l’artista riesce ad esprimere un disagio interiore attraverso linee e colore....In maniera così viva che sembra sentire il soggetto gridare!




Edvard Munch - Il grido


Questa opera, risalente al 1893, racconta un ‘esperienza vissuta in prima persona dall’artista..

Lo stesso Munch racconta :

”Ho sentito questo grande grido venire da tutta la natura”.

Durante una passeggiata con alcuni amici, al tramonto, con il cielo rosso,l’artista é costretto a fermarsi perchè sente un urlo proveniente da ogni parte della natura che lo circonda, un urlo insostenibile; é costretto a coprirsi le orecchie per non sentire l’urlo della natura.

La natura partecipa della realtà dell’uomo.

Il tramonto suggerisce la condizione della realtà umana, una realtà ferita mortalmente,dalla condizione esistenziale di ognuno di noi .

Secondo Munch ogni essere vivente, un po’ pirandellianamente potremmo dire, quando viene concepito e nasce, comincia a morire!....La vita é un continuo morire...Munch vive in depressione e utilizza l’arte come luogo di sfogo disperato, l’arte rappresenta la personalissima rappresentazione della realtà in nome della morte .... La solitudine si trasforma in stile, i colori servono a definire una situazione psicologica. Tutto é all’insegna dell’antinaturalismo.

Il dramma é reso nell’opera attraverso la prospettiva ,tesa, obliqua, che da‘ al ponte una lunghezza notevole, nasce dagli urti cromatici, dall’ondeggiare delle linee curve che, partendo dalla forma della testa e dalla posizione di mani e braccia dell’uomo, si propagano intorno, come ondate , con andamenti non concentrici, ma eccentrici, in contrapposizione di concavità e convessità, quasi in un’amplificazione e rifrazione sonora dell’urlo, così ché questo, superando la dimensione del singolo individuo, diventa grido universale.

Questa opera esprime un disagio certamente non paragonabile allo stress pre - esame, lo capiremmo anche solo guardandola, così profonda e cupa che sembra un frammento dell’ interiorità umana!

.....Un consiglio per tutti compresa me!: Sfogarsi fa bene.... e subito dopo é meglio tornare a vedere il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto!.... Solo per poche cose non c’é soluzione!....Meglio essere ottimismi!

Alla prossima!

Bi



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